Oggi è il compleanno di un mio grandissimo amore, Alessandro Baricco, che compie 60 anni. E' un autore che come si dice spesso o si ama o si odia, ma io credo che i detrattori siano invidiosi, perché non sanno rendere le parole emozioni pure come fa lui. E' un autore difficile da "impacchettare", perché i suoi libri lasciano emozioni sempre troppo intime, e mai uguali. E' un autore che va letto e riletto, perché la seconda lettura potrebbe riservare delle sorprese inattese. Va degustato, come un buon vino. I suoi libri vanno centellinati, spesso ci si ritrova a scorrere su e giù tra le pagine, per recuperare un'emozione già andata, e riassaporarla alla luce di quanto letto ora.

Vorrei tentare di trasmettere le emozioni che questo grandissimo uomo mi ha regalato in tutti questi anni, scrivendo libri con trame originalissime, che sembrano uscite dalla mente di un folle, ma che rendono i libri poetici, intimi, sussurrati, personali. Come dico sempre io, Baricco scrive libri in qualche modo, multimediali. Libri che spesso sono come pennellate su tela. Io lo vedo così, Alessandro, un pittore più che uno scrittore. Mentre lo leggo, riesco a vedere chiaramente le scene che scrive. A volte percepisco chiaramente i suoni, gli odori, le luci. E' un grande scenografo. L'unico altro grande esempio di scrittore che mi ha donato le stesse sensazioni è Gabriel García Márquez, ma di questo parlerò in altra sede.

Il suo libro che più amo è "Oceano Mare", un libro ambientato in un luogo-non luogo, frequentato da personaggi che intersecano le loro storie magistralmente, nella poesia più totale. C'è un uomo che cerca il confine del mare, ce n'è un altro che dipinge il mare con l'acqua di mare, c'è una donna che cerca di curare le sue paure nel mare, c'è un'altra donna che deve guarire da una malattia (l'amore) con il mare. Il mare protagonista assoluto di tutte queste storie che potrebbero sembrare follia, ma sono invece tantissime sfaccettature di un'unica grande malattia, l'Amore.

“Chi l’avrebbe mai detto che baciando gli occhi di un uomo si possa vedere così lontano.” O.M.

Il "secondo" (in realtà il romanzo di esordio di Alessandro) nella mia classifica del tutto personale è "Castelli di Rabbia", che narra di sogni. Anche qui, storie che si intrecciano, apparentemente assurde, ma sono storie di sognatori, di sogni infranti, sogni irrealizzabili, sogni di gloria, sogni di vita diversa, sogni di musica. Perché, mentre "Oceano mare" è un libro che rende in immagini le parole, questo è un libro di suoni, di rumori.

"A volte le parole non bastano.
E allora servono i colori.
E le forme.
E le note.
E le emozioni."

C. di R.

Terzo in questa mia classifica personale è "Mr Gwyn" una storia di suggestioni. Uno scrittore che non vuole più scrivere e che si mette a fare ritratti alle persone con le parole. A catturare l'essenza delle persone, raccontandole. Ed anche qui esplode un aspetto fondamentale per Baricco, che è l'importanza delle Arti, tutte. Non a caso lui è anche un musicologo, un appassionato di filosofia, teatrante, un abile narratore, un fine espositore, uno scenografo eccezionale.


“Tutti siamo qualche pagina di un libro, ma di un libro che nessuno ha mai scritto e che invano cerchiamo negli scaffali della nostra mente.”
M.G.

Citerò qui rapidamente "Seta" e "Novecento", che sono meravigliosi, ma per me un gradino sotto questi tre sopra. Sono, o possono sembrare libri che narrano di viaggio, ma il viaggio di Baricco è qualcosa che è sempre oltre il semplice spostarsi (o non spostarsi, nel caso di "Novecento"). E' la scoperta di noi stessi, il tema della sconfitta delle nostre paure, e la scoperta di nuove paure, anche le meno sospettabili (che è anche tema di "Smith&Wesson" e di "La Sposa Giovane", suo ultimo romanzo). Sempre pennellando con sapienza, personaggi eccezionali nella loro presunta normalità. Altri suoi libri sono godibilissimi, "Senza Sangue",  "Questa storia","Tre Volte all'alba", "Barnum", "Omero, Iliade", nessun suo libro mi ha mai delusa.

60 anni e non sentirli, almeno io lo spero; attendo con ansia di poter mettere il naso nel suo prossimo libro, sicura che mi catturerà dall'inizio alla fine, che mi trasporterà in un mondo magico, irreale, ma, allo stesso modo, percettibile. Un mondo del quale in questo momento ignoro l'esistenza, ma che mi sembrerà impossibile non aver vissuto e riconosciuto come mio, quando finalmente ne entrerò in possesso, leggendolo. Perché questa è la sua grandissima arte, quella di renderci possibili storie che sembrerebbero assurde, ma che hanno sempre qualcosa da spiegarci sulla nostra essenza.


Te

Commenti

  1. Concordo con la classifica che hai fatto; amo moltissimo anche Seta, poesia pura pagina dopo pagina. Direi che mi/ci ha fatto vivere intense emozioni con i suoi libri e non capisco davvero l'accanimento con cui moltissime persone lo denigrano. Boh... grazie.

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  2. Conosciuto con Seta, non poteva che diventare il mio autore feticcio. Adoro Questa storia, complesso e commovente, e mi sono trovato ad impazzire per i suoi esercizi stilistici in La sposa giovane (del quale alcuni - anche fans - ancora cercano di comprendere l'enigma delle quattro parentesi...).

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