PS (pre scritto): avevo scritto questa nota quasi 4 anni fa, un milione di anni fa per quello che nel frattempo é successo e per come sono cambiata io e come sono cambiate le cose. Però oggi m'è tornata in mente, e voglio riportarla qui, soprattutto per ricordarla alla me stessa che ero e che non sono più.




"Premessa: queste poche righe sono destinate alle molte, troppe donne, di tutte le età, che conosco e che in questo particolare periodo soffrono di mancanza di Autostima. L’Autostima dovrebbe essere insegnata nelle scuole come materia obbligatoria fin dalla più tenera età, insieme a materie importanti come il Rispetto Reciproco e Parlare Senza Insultare.

Per definizione l’uomo è un organismo monocellulare semplice, volto alla soddisfazione di bisogni altrettanto semplici. Mamma, pappa, cacca, nanna, sesso, palla. E’ tutto qui.L’ordine di importanza di questi bisogni varia normalmente in base al carattere, alla cultura, all’età. La palla può essere tonda, ovale, piccola,grande, ma quasi sempre è una palla, anche se magari per qualcuno può essere una motocicletta, una chitarra. Oppure dio, oppure la bottiglia, oppure la musica,oppure la droga. Oppure tutte queste cose insieme. Ma non cambia la sostanza delle cose. L’uomo, in linea di principio persegue la soddisfazione di questi bisogni elementari. Nel modo più rapido ed indolore. Velocemente. Punto.

La donna no. La donna è un organismo complesso, che fa di tutto per rendersi complicata l’esistenza. Di solito non le basta un esistenza un pochino complicata, no. La donna cerca di complicarsela in tutte le possibili forme e maniere. Inizia da bambina. I maschietti giocano. Le bambine imitano. Imitano modelli che non possono capire,ascoltano favole che hanno quasi sempre per protagonista una donna bellissima con lunghi capelli, sempre elegantissima, sempre su tacchi alti, che fa cose impossibili, in modo eccelso, ed ama ed è amata di un amore eterno. E loro sognano. Sognano di essere bellissime, con lunghi capelli ed essere sempre elegantissime, slanciate su alti tacchi, facendo cose impossibili, amando ed essendo amate di un amore eterno. Hai voglia crescere semplici, quando sogni cose così sin da bambina. Sei adolescente e già frustrata, perché non sei bellissima, a volte hai lunghi capelli, i tacchi alle feste, sempre, ma non sei quasi mai elegantissima e non fai cose impossibili; ami, ma non sei mai riamata di un amore eterno. E soffri. Inizi a soffrire da giovanissima, perché ti senti inadeguata ad un modello che ti hanno imposto sin da neonata. E allora, se riesci a sopravvivere senza cadere in depressione, studi. Quasi sempre le donne a scuola sono più brave dei loro compagni maschi. E’ perché cercano di imitare quel modello di perfezione, almeno in quello che possono, visto che la bellezza o c’è o non c’è. E sognano. Sognano l’uomo perfettissimo, che arriva cavalcando a cose fatte (quando loro si sono smazzate per tener pulita casa, nanetti,topini, hanno lottato contro streghe malvagie, mangiato mele stregate e sono sopravvissute a segregazioni in torri altissime) e le bacia. Non fa null’altro,quest’uomo. Cavalca. Al massimo, balla. Poi bacia, e scatta l’amore. Loro si sbattono perché devono essere belle, eleganti, brave, perché lui prima o poi arriva e le bacia.  Lui è bello per definizione, non ha avuto pensieri fino a quel punto della favola, è ricco,quasi sempre principe, non ha mai fatto un cazzo prima di salire su quel cavallo,che si doveva sbattere a fare?

A quel punto la donna è fottuta,per sempre. Perché non solo deve sempre dimostrare di continuare ad essere bellissima, con lunghi capelli, bravissima, elegantissima ecc. ecc., ma da quel momento deve anche arrabattarsi per fare felice il suo uomo, fare figli, crescerli,gestire la casa, lavorare perchèunostipendiosolononbasta, andare in palestra,vestire elegante, preoccuparsi del budget ma pure sorridendo (e senza rompere,ovvio) perché se non sarà all’altezza, se non tratterà il suo principe come un re, agevolandolo per soddisfare i suoi bisogni, allora lui si stancherà, e sene troverà un’altra, più bellissima, più elegantissima, con i capelli più lunghi, i tacchi più alti e quasi sempre Più Giovane. E la giostra gira, perché anche la Più Giovane dovrà continuamente dimostrare di essere più bellissima,con più lunghi capelli, più bravissima, più elegantissima, perché l’uomo non si stanchi…. All’infinito, pure quando lui è vecchio, pelato, con la pancia prominente, magari ricco, così sicuramente, riuscirà sempre a trovare il vero amore nella Più Giovane delle Giovani, che lo amerà per la bellezza della sua anima.

O forse non arriva mai quel principe, cavalcando, cavalcando ha sbagliato strada. Ma lei lo aspetta sempre fiduciosa. Lei ha letto troppe favole, sin da piccola. Lei lo sa che da qualche parte c’è un principe che sta cavalcando verso di lei. O magari è un rospo, che aspetta che sia lei a baciarlo, ed allora, mentre gli anni passano, prima aspetta fiduciosa che arrivi il principe, poi quando l’orologio biologico si mette a correre più rapidamente, inizia a baciare tutti i rospi che incontra per strada, perché non si sa mai, uno potrebbe diventare il principe che lei aspetta.
Insomma, una fregatura nascere donna. Perché poi, in questa fatica continua, mica trai grandi soddisfazioni.No, anzi. Di solito trai umiliazioni, frustrazioni, angoscia, depressione,cellulite, ciccia, herpes. E allora più senti che ti sta scappando quel modello di perfezione di cui hai letto fin da bambina, più ti deprimi. Mentre il tuo principe o è li, vicino a te che adocchia la Più Giovane, mentre soddisfa i suoi bisogni elementari, oppure sta cavalcando, da qualche parte, in qualche bosco lontano, ogni tanto fermandosi a baciare qualche altra bellissima, e,ovviamente, soddisfacendo nel contempo i suoi bisogni primari.

La vera missione delle donne è capire, innanzitutto.  Poi far capire alle altre donne che la vita non è tutta qui, non è come nelle favole, che non siamo principesse, soprattutto che non dobbiamo essere necessariamente piuccheperfette e che non dobbiamo per forza vivere in funzione della soddisfazione dei bisogni del nostro principe (in senso lato, perché il principe può assumere anche l’aspetto di figlio/genitore, ecc.). Siamo persone, entità reali, con i nostri bisogni da soddisfare, con i nostri difetti, con la nostra realtà, con la nostra cellulite, con la nostra testa, che ha bisogno di essere riempita dell’Autostima che abbiamo perso ascoltando troppe favole."

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