quello che vorrei spiegare alle mie figlie, delle mie scelte di oggi, che capiranno (forse) domani.

ho scelto di essere libera di vivere la mia vita, nel bene e nel male.
ho abbandonato tutte le sicurezze, la certezza di un aiuto, un piatto di minestra sempre pronto, ma condito di una vita insapore e senza emozioni. l'ho fatto consapevolmente, ben sapendo che nella vita certe scelte si pagano con la solitudine, con l'incomprensione, con il sospetto, con il rancore.
l'ho fatto perché non ho mai potuto fare quello che desideravo della mia vita, con l'università, con il lavoro, con i viaggi, con le mie passioni, con i miei sogni.
l'ho fatto finalmente per me stessa, ma anche per loro, perché avere una madre serena è meglio che avere una madre presente.
l'ho fatto per correre dietro ad un sogno. perché i sogni vanno rincorsi e non solo rimpianti, ed io ne ho rimpianti già troppi nella mia vita.
l'ho fatto perché non è mai troppo tardi, o forse si, ma non l'avrei mai scoperto se non l'avessi fatto.
l'ho fatto per egoismo, certo, ma almeno una volta nella vita volevo conoscere il sapore dell'egoismo.
l'ho fatto perché una vita senza emozioni non vale la pena di essere vissuta.
l'ho fatto perché non si possono sempre chiudere gli occhi e voltarsi dall'altra parte, piangendo in silenzio.

ecco, questo vorrei, questo chiedo: che un giorno, magari non troppo lontano, capissero l'importanza di inseguire i sogni, non solo vederli svanire come treni persi in lontananza.
e questo auguro loro, con tutta me stessa: che siano capaci di inseguire i loro sogni, anche se sono utopici, come i miei.


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