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Visualizzazione dei post da febbraio, 2018
incontri persone e Persone persone che magari sembrano valide, e poi, puff, spariscono in qualche modo dalla tua vita e magari dopo un po' di tempo ti chiedi come mai, cosa ti aveva spinto in quella direzione, perché hai avuto contatti con loro. poi ci sono le Persone. quelle con cui senti un'affinità immediata, quelle che colpiscono con poco, una frase, una foto, uno strano animale inviato perché. quelle con cui sai che puoi mandare una foto di un albero e sanno il perché. quelle che basta una parola, piove, ad esempio, e capiranno il tuo stato d'animo. quelle con cui parleresti per ore, quelle con cui non c'è nemmeno bisogno di parlare, a volte bastano i silenzi e già tutto è chiaro. Persone che sanno leggerti dentro più di te stessa, con due parole buttate lì sanno spiegare quello che tu non riuscivi a comprendere. quelle che arrivano nella tua vita in modo inatteso, inaspettato, lasciandoti incredula per lo stupore. quelle che ti chiamano solo per dirti che  quel
c'è tua figlia che va in gita, l'ultimo anno delle superiori. gita importante. c'è tua figlia su un pezzo di ferro per aria da qualche parte lassù, in balia dei venti del Nord Europa. hai un bel che ripeterti che l'aereo è il mezzo più sicuro al mondo, che è già stata in Australia, in Usa, che vuoi che sia un voletto di un migliaio di chilometri. hai fatto la mamma moderna, non hai nemmeno chiesto a che ora atterrava, giusto per non far vedere di essere apprensiva. le hai solo detto "mandami qualcosa quando atterri", ma intanto quel qualcosa non arriva e tu cominci a guardare in internet per capire quanto cavolo ci vuole ad un aereo per arrivare dove deve arrivare. ma non trovi nulla, perché non sei nemmeno sicura di dove deve atterrare. ed intanto pensi che una volta era più facile, le gite mica le facevano in aereo, e poi pensi come sono fortunati ad andare in gita in aereo adesso, mica come ai tuoi tempi. ed allora ti fai un giretto nel sito dell'A
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Qualche anno fa un amico mi accusò di essere snob perché dissi di non guardare mai la televisione, e nella fattispecie il Festival di Sanremo. Ogni anno si pone lo stesso problema... l’avvicinarsi di un evento del quale non mi interessa un bel nulla. Non l’ho mai guardato da bimba, perché a casa mia non si guardava, non l’ho mai guardato da ragazzina, quando la musica era bella, a maggior ragione non lo guarderei mai oggi che la musica italiana è diventata inascoltabile. Sono snob? Forse. Mi perdo qualcosa? Forse. Fatto sta che rimanere incollata 5 giorni davanti al televisore, per ore ed ore a veder passare persone che per la maggior parte non conosco e di cui non interessa nulla, mi annoia a priori. Noia, più che snobbismo. Però mi diverto da morire a leggere, quasi sempre il giorno dopo, i commenti degli altri, sui social. Persone che conosco e che stimo, che criticano con attenzione tutti i minuti, incollati allo schermo. Criticano cantanti, vestiti, atteggiamenti, r
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capita sempre più frequentemente, anche da persone che stimi. capita che in una discussione qualsiasi, quando affermi una cosa qualsiasi, un tipo/a qualsiasi si senta in dovere di dire "ad allora??? X, Y e Z?" come se l'aver combinato altre malefatte possa in qualche modo giustificare una mancanza o un'aberrazione. manca la coscienza di soffermarsi sul problema posto in evidenza, come se l'impellente bisogno di parlare sia più forte di ogni altra cosa, più forte del bisogno, necessario, di pensare. se IO ti indico la luna, voglio che TU ragioni sulla luna, sulla cosa che ti mostro. non ho bisogno che tu mi dimostri la tua ampia conoscenza degli altri pianeti, non voglio che tu mi chieda se è giusto indicare la luna invece del sole, che tu faccia polemica su cose a caso. devi ragionare sulla luna, se vuoi essere mio amico. soprattutto se vogliamo continuare a ragionare insieme. altrimenti diventa un dialogo inutile, un fare a chi ce l'ha più gross